AMSTERDAM

Questo diario di viaggio risale al 2019, ed è stato uno dei nostri ultimi viaggi pre-covid (l’ultimo è stato quello in Lapponia di cui vi parleremo presto). Abbiamo scelto come meta Amsterdam un po’ all’ultimo minuto e diciamo che la capitale Olandese si presta molto ai viaggi last minute. Siamo stati ad Amsterdam per un totale di 4 giorni, dal 10 al 14 Marzo.

GIORNO 1

Attento ai ciclisti!

Con un volo al mattino presto si fa in tempo a fare colazione sulle rive dell’Amstel. Noi però siamo arrivati in tarda mattinata ed assonnati, senza aver fatto colazione, ci abbiamo messo un po’ prima di capire che dovevamo comprare i biglietti per il treno che ci avrebbe portato al centro città, nei distributori posizionati all’uscita dell’aeroporto di Schiphol.
Giunti in centro città, molto velocemente (o almeno, ci è sembrato così perché abbiamo dormito per tutto il tragitto) facciamo il check in in un albergo davvero particolare, di cui Oscar vi farà un approfondimento alla fine del diario di viaggio. La colazione l’abbiamo fatta sorseggiando un caffè e camminando lungo la riva del fiume che attraversa la città. Abbiamo però appreso molto presto che dovevamo stare attenti a non perderci troppo guardando in giro, perché abbiamo rischiato di essere investiti dai ciclisti almeno una decina di volte. Le soluzioni per visitare Amsterdam in tranquillità quindi sono due: stare attenti ai ciclisti o noleggiare una bici e trasformarsi in uno di loro.
Un primo giorno da turisti semplici lo so, ma ne siamo usciti vivi. La prendo come una vittoria.

GIORNO 2

I mulini a vento, la fabbrica di cioccolato, ma è la stessa Amsterdam che abbiamo visto ieri mattina?

Io ero convinta che una volta approdata in Olanda, la prima cosa che avrei visto sarebbero stati i mulini a vento, ed invece no. Se come noi, vi trovate ad Amsterdam per pochi giorni e volete vederli, uno dei luoghi più vicini è senza dubbio… un attimo che vedo su internet come si scrive esattamente (per la pronuncia vedete un po’ voi)… Zaanse Schans. Da Amsterdam si raggiunge abbastanza facilmente, prendendo l’autobus o il treno. Noi abbiamo optato per il secondo.
Una volta che si sono aperte le porte del vagone veniamo travolti da una folata di vento pazzesca, che però sapeva di cioccolata (infatti c’è una grande fabbrica di cacao).

Dopo esserci accertati che non ci fossero bici nei paraggi, ci mettiamo in cammino tra le vie di questo paesello molto bello e caratteristico. Quasi subito vediamo in lontananza i mulini a vento e le casette di legno al loro fianco. La particolarità di Zaanse Schans è che i mulini sono quasi tutti attivi perché tenuti in vita da artigiani e botteghe che ci lavorano quotidianamente.


Per le varie soluzioni di visita di questo villaggio vi rimandiamo al sito ufficiale https://zaansmuseum.nl/it/biglietti-online/

Dopo il tramonto rientriamo ad Amsterdam e ripercorrendo le strade del centro, ci sembra di rivedere un’altra città, forse ancora più bella e affascinante che di giorno. Dopo aver dato un’occhiata al Red Light District (anche solo per curiosità, che non ci vai?) e ai quartieri della movida (Leidsplein e Rembrandtplein), ci fermiamo per cenare con uno dei piatti tipici olandesi…il Ramen. No, scherzo. Non è un piatto tipico olandese, ma avevamo voglia di zuppa giapponese…non fate domande, siamo due personaggi strani se ancora non lo avete capito. Comunque, se volete provare un Ramen buono ad Amsterdam e non avete lo sbatta di andare fino in Giappone, andate al Takumi Ramen.

GIORNO 3

Van gogh, la fabbrica di birra e l’apri bottiglia.

Van Gogh è il mio artista preferito e se fossi stata ad Amsterdam senza vedere il museo a lui dedicato me ne sarei pentita. Dato che come sapete, a me di visitare i luoghi con troppe persone non piace proprio, decidiamo di alzarci presto la mattina ed essere lì molto presto. In questo modo abbiamo evitato di fare la fila per i biglietti (non fate come me, prenotateli prima su https://www.vangoghmuseum.nl/it/prepara-la-tua-visita) e abbiamo potuto visitare il museo senza ressa. Le sue lettere al fratello Theo, i suoi primi bozzetti, il suo ultimo dipinto, la sua tavolozza. È stata una visita molto emozionate e che se siete amanti dell’arte o di questo personaggio, vi consiglio calorosamente. Ho immaginato questa scena di Doctor Who e stavo per piangere (non è vero, ho pianto).

Nel pomeriggio decidiamo di fare un’attività più “sbarazzina”. Decidiamo di visitare la Heineken Experience perché ad Amsterdam c’è il primo birrificio di uno dei marchi di birra più famosi al mondo. Una volta entrati, un ragazzo ci da il benvenuto dandoci un bracciale con cui avremmo potuto consumare la birra lungo il percorso e come regalo un semplice apri bottiglie, alla quale noi abbiamo reagito più o meno così:

Ma qui occorre una piccola digressione, infatti la sera prima avevamo comprato una birra al supermercato da sorseggiare in riva all’Amstel. Il problema è che siamo due ciofeche e nessuno dei due riusciva ad aprire la bottiglia con la chiave o con i denti e tra i svariati tentativi Oscar si è aperto un dito. Ci siamo detti che dovevamo comprarci uno di quei portachiavi apri bottiglia per i viaggi. Quindi capite la nostra felicità e il nostro stupore quando il receptionist ci ha regalato proprio quello di cui avevamo bisogno. Dopo la nostra reazione avrà pensato fossimo pazzi.
Comunque, torniamo all’esperienza Heineken. Mi immaginavo qualcosa di più storico, invece l’esperienza è molto moderna e divertente. Vi consigliamo di “fare il fondo” con qualcosa prima della visita, perché berrete davvero tanta birra.

GIORNO 4

Formaggio, formaggio e ancora formaggio e ritorno a casa

Dopo il check out depositiamo le valige in una stazione ferroviaria e ci godiamo ancora qualche ora tra le vie di Amsterdam. Al mattino, lungo le rive del fiume, ci sono molte bancarelle che vendono bulbi, fiori, cibi tipici, formaggi, tessuti e zoccoli. Sono luoghi perfetti per comprare qualche souvenir. Ad Amsterdam amano così tanto il formaggio che in giro per la città troverete negozietti che vendono solo quello.

In conclusione, Amsterdam ti fa riscoprire il piacere di passeggiare e perderti tra le sue vie ed è quello che vi consigliamo di fare. Sa essere trasgressiva, ma anche romantica, interessante e ha tanti spunti culturali e artistici. Una meta comunque poco impegnativa che può essere sfruttata per una piccola gita di qualche giorno. Anche ad Amsterdam vorremo tornare per visitare tutto quello che, per via del poco tempo a disposizione, non abbiamo potuto fare. Adesso vi lascio però ad Oscar, perché vi ricordate che vi avevo detto dell’albergo particolare nella quale abbiamo pernottato? Beh, Amsterdam è una meta nerd niente male.

Scritto da Marylou

DISCLAIMER: l’articolo che state per leggere è stato scritto nel 2019. Nel 2022 l’albergo ha effettuato dei lavori di restauro, quindi alcune cose di quanto scritto potrebbero variare nel caso vorreste alloggiarci.

THE ARCADE HOTEL, il primo Gaming Hotel del mondo

Sono venuto a conoscenza dell’Hotel per caso, dove “per caso” si può leggere anche come: mia moglie stava prenotando l’hotel per la nostra gitarella ad Amsterdam e gli è saltato all’occhio il suddetto albergo.
Volendo mantenere l’effetto sorpresa abbiamo prenotato immediatamente il soggiorno, senza voler vedere neanche una foto, accertandoci solo che fosse un buon hotel in quanto tale, basandoci sulle recensioni e sui pareri online (tutti oltremodo positivi).

Arrivati davanti all’hotel, vicinissimo ad una stazione della linea metropolitana principale (ma sulla posizione ci torneremo poi), al suo interno si nota sin da subito un’atmosfera sorprendente.
Dalla strada, attraverso la vetrata che affaccia sulla Hall, si possono già notare diversi tratti distintivi dell’hotel. Subito si notano quattro televisori a tubo catodico con altrettante vecchie console (Atari 7800, NES, SEGA Mega Drive II, PlayStation) collegate ad esse, feticci collezionistici sparsi in giro ed una parete piena di giochi in esposizione.
Una volta varcata la soglia dell’ingresso, sulla sinistra, appare un cabinato “fatto a mano”, che regala la possibilità di sedersi e giocare, anche contro un avversario, ad una smitragliata di giochi da sala fatti girare con l’immancabile e sempreverde M.A.M.E.
Nella stessa area, nelle pareti, trovano spazio librerie zeppe di fumetti a libero consumo, una serie di oggettini da collezione e quadri spiccatamente nerd.

Insomma, già prima di effettuare il check in si è letteralmente catapultati in una dimensione tanto particolare (rispetto al classico contesto di hotel), quanto sorprendentemente familiare e piacevole.
Si percepisce subito che, chi alloggia in questo posto e chi lo gestisce, non sarà mai in grado di giudicare la passione altrui, ma sarà altre sì portato a supportarla e a condividerla, magari facendo qualche partita assieme.

LE STANZE
Il momento del check in viene enfatizzato dal vedere per intero la parete zeppa di giochi dietro il concierge. Sono a dozzine, da quelli per Atari 7800 ai giochi PlayStation 4, passando per NES, SNES, Mega Drive, PlayStation, Nintendo 64, PlayStation 2, Xbox e via dicendo.
Arrivato il momento di varcare la soglia della piccola ma confortevole e pulitissima stanza, si scopre che in ogni camera, oltre il letto, il bagno, un tavolino e luci al neon da impostare a piacimento, trovano spazio anche una tv, una NVIDIA Shield ed una retroconsole (a noi è capitato il Nintendo 64, manco se mi conoscessero).
Entrambe le macchine presenti sono liberamente utilizzabili. Lo Shield si può apprezzare grazie al servizio GeForce NOW attivo e per la possibilità di guardare Netflix (utilizzando, ovviamente, il proprio account personale). Per la seconda console, invece, si possono prelevare fino a due giochi al giorno dalla parete piena di giochi che sta al piano terra.
La nostra stanza era una semplice doppia, ma l’Hotel offre anche camere triple e quadruple, tutte fornite di retro console e NVIDIA Shield.
Lo stile minimal, il design ad icone gialle e le indicazioni varie che si notano nella hall, vengono ripropose in tutte le grafiche presenti nell’hotel e nelle stanze. Inutile dire che danno un ulteriore tocco di personalità all’albergo.

NON SOLO RETROGAME
Alle spalle della reception c’è una sala in cui è la modernità a farla da padrone. Due scrivanie ad angolo sono infarcite di PC MSI di ultima generazione liberamente utilizzabili per giocare ad una moltitudine di giochi.
Nella parte centrale della stanza splendidamente arredata e illuminata, trovano spazio due televisori collegati a tutte le console attuali e della scorsa generazione, alle quali si può giocare stando comodamente stravaccati su comodissimo divano a due piani. Nell’ultimo angolo trova spazio la realtà virtuale, con un HTC VIVE ed un MSI VR One, il PC da mettersi come zainetto e giocare in RV in completa libertà. Sì, me lo sono dovuto andare a cercare. Ammetto che non avevo idea di cosa fosse.
Insomma, la stanza del piacere è davvero intrigante, liberamente utilizzabile dagli ospiti dell’hotel per un’ora al giorno. Anche se, in realtà, nessuno ci ha mai realmente controllato o limitato in alcun modo.

LE ALTRE COSE CHE SERVONO
Anche se è possibile perdere piacevolmente un sacco di tempo all’interno dell’hotel, deve essere altrettanto piacevole alloggiarci e girare per la città in comodità. Quindi, come si comporta l’hotel in quanto a servizi e posizionamento?
La posizione è assolutamente perfetta. Situato in una zona poco turistica e molto tranquilla, ha vicino a sé tutte le cose necessarie: fermate di metro e tram, un parco, la zona dei musei, la vecchia fabbrica dell’Heineken (e quindi comodo per chi voglia fare il tour Heineken Experience), supermercati e alcuni dei migliori negozi per la quale Amsterdam è famosa. In due parole: posizione perfetta.
L’albergo offre anche la possibilità di noleggiare bici, il mezzo di trasporto ufficiale di Amsterdam, la possibilità di fare colazione, un bar e un paio di gatti da coccolare come se non ci fosse un domani.

QUANTO È NERD AMSTERDAM?
Abbastanza. Se non bastasse l’hotel ad impennare il Nerdometro della città, ci sono alcune chicche tutte da scoprire.
Oltre a consigliare, ovviamente, la visita del centro storico, dei musei, dei canali e dei quartieri distintivi della città, dovreste proprio segnarvi questi due o tre luoghi di interesse.

GLI STUDI GUERRILLA
Esatto. Gli studi dei talentuosi Guerrilla (Killzone, RIGS, Horizon Zero Dawn) sono ad Amsterdam. Il grande edificio che ne ospita gli uffici è facilmente raggiungibile e, qualora vogliate fare qualche foto ricordo, la loro hall è aperta al pubblico. Potrete quindi ammirare alcuni quadri, il bancone centrale e farvi fotografare vicino ad uno dei robot camminatori di Horizion Zero Dawn a grandezza naturale.

IL NEGOZIO “GAME OVER?”
Attraversando la piazza della Stazione Centrale di Amsterdam si può raggiungere uno dei negozi più interessanti della città. No, i funghetti non c’entrano. Si tratta infatti di un negozio, fornitissimo, di retrogame di ogni tipo. Console, giochi, tamagochi, Game e Watch e una marea di dischi di j-pop e j-rock! Una piccola Akihabara nel centro di Amsterdam.

I NEGOZI “POPCULT”
Disseminati un po’ ovunque ci sono negozi dove trovare cappelli, magliette, felpe ed accessori dedicati alle saghe videoludiche o ai fumetti più in voga. Questi negozi dimostrano come Amsterdam abbia accolto a piene mani il rinnovato e rinvigorito business inerente alla cultura POP/Nerd.

The Arcade Hotel, così come le altre attrazioni nerd citate, dimostrano come Amsterdam accolga qualsiasi tipo di cultura e qualsiasi tipo di piacere o passione. Facendo sentire tutti accettati e mai giudicati. Quale che sia la vostra passione o il vostro desiderio e qualsiasi tipo di fungo vi piaccia mangiare, digitale o non, Amsterdam ha qualcosa per voi.

Scritto da Oscar

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Scritto da Marylou e Oscar

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